D: Che cos'è IPMI e perché utilizzarlo?
R: IPMI, ovvero Intelligent Platform Management Interface, è un meccanismo standard industriale per il controllo remoto dello stato di alimentazione (attivo, inattivo, ciclo) di un server in una rete IP. Questa funzionalità viene utilizzata dal controller BFC per gestire l'alimentazione dei server sotto il suo controllo, consentendo al BFC di disattivare i server che non sono attualmente utilizzati dalle griglie di CA AppLogic. Se si desidera che il controllo del risparmio di energia dell'IPMI dei server sia gestito da CA AppLogic, i server dovrebbero essere su una rete che è accessibile sia al BFC che al controller di griglia di AppLogic. Per l'impostazione più sicura, è necessario allocare gli indirizzi dalla subnet di backbone per questo scopo, dato che questa è accessibile al BFC e al controller AppLogic, ma non è generalmente disponibile all'ambiente esterno.
D: I miei computer sono compatibili con IPMI 1.0, funzioneranno comunque?
R: No, per utilizzare IPMI è richiesta la versione 1.5 o una versione successiva.
D: Il mio server non dispone di un controller di alimentazione IPMI, posso comunque utilizzarlo?
R: Sì, ma il livello di gestione risparmio energia sarà più limitato. Se si dispone di un controller di alimentazione IPMI, un server non in uso viene disattivato per risparmiare energia/raffreddamento nel datacenter. Senza un controller IPMI, il server deve continuare ad eseguire un sistema operativo di base (automatico) in modo che il BFC possa inviare un comando remoto per riavviare il server quando è necessario metterlo in servizio. Inoltre, un controller di alimentazione IPMI può essere utilizzato per forzare un ciclo alimentazione nei casi in cui il sistema operativo si blocca.
D: Utilizzo una versione precedente di CA AppLogic, l'hardware funzionerà con la nuova versione?
R: Dipende. La nuova versione di CA AppLogic richiede che la NIC del server sia collegata alla rete backbone per poter essere avviata con PXE. Inoltre, dipende dalla modalità con cui si intende utilizzare la nuova versione. Se si desidera utilizzare entrambe le configurazioni Xen e ESX all'interno della propria rete backbone, è necessario verificare che l'hardware sia incluso nell'elenco di compatibilità hardware (HCL) di VMware ESX. È possibile accedere all'elenco HCL ESX 4.0.0 all'indirizzo seguente: http://www.vmware.com/resources/compatibility/search.php. Se il server non è incluso nell'elenco HCL ESX 4.0.0, sarà necessario sostituirlo con un hardware compatibile con ESX al fine di poter utilizzare le funzionalità ESX di CA AppLogic 3.0 (o versioni successive). Inoltre, anche se l'hardware è supportato da ESX, abbiamo constatato che le risorse richieste da ESX sono sostanzialmente superiori a quelle richieste da Xen. Si consigliano almeno 8 GB di memoria fisica per tutte le installazioni ESX.
D: È necessario effettuare alcune modifiche nel proprio server affinché funzioni con la versione 3.0 di CA AppLogic (o versioni successive)?
R: Sì, è necessario effettuare alcune modifiche nel BIOS e verificare i metodi di accesso per l'alimentazione IPMI, se presenti. In particolare, verificare quanto segue:
D: Come funziona il rilevamento dei server?
R: Il rilevamento dei server avviene utilizzando alcuni standard del settore (DHCP, avvio con PXE, IPMI, …). Il processo include i passaggi seguenti:
D: Qual è la differenza tra la modalità Utente e Sistema quando si configura una rete di alimentazione?
R: La modalità Utente istruisce il BFC in modo che non configuri il controller di alimentazione IPMI, bensì rispetti le informazioni di rete configurate in precedenza dall'utente. Si tratta della modalità utilizzata più di frequente (e il valore predefinito per la creazione di una rete di alimentazione nell'interfaccia utente) poiché mantiene l'indirizzo IP preconfigurato per i controller di alimentazione in modo che sia possibile accedervi direttamente.
Viceversa, la modalità Sistema va selezionata se l'utente non desidera configurare manualmente ogni controller di alimentazione IPMI prima di avviare il processo di rilevamento. In questa modalità, il BFC configura automaticamente i parametri di rete per i controller di alimentazione IPMI come parte del processo di rilevamento/inventario, in base alla configurazione della rete di alimentazione inserita dall'utente in Amministrazione -> Reti -> Alimentazione. Una volta assegnata come parte del rilevamento, la configurazione della rete non viene modificata. Di conseguenza, l'utente è libero di utilizzare l'indirizzo IP visualizzato per il controller di alimentazione nell'elenco server dell'interfaccia utente BFC per accedere eventualmente all'interfaccia IPMI in modalità esterna.
D: Quando viene utilizzata la modalità Configurazione manuale (lista bianca) per il rilevamento?
R: In genere la modalità Lista bianca viene utilizzata negli ambienti in cui la rete backbone non è dedicata all'insieme di server che deve essere gestito dall'installazione BFC. In questa modalità, l'utente deve inserire esplicitamente l'indirizzo MAC della NIC da utilizzare per avviare il server sulla rete backbone. Il BFC risponde solo alle richieste DHCP provenienti da indirizzi MAC configurati nella lista bianca. Questa modalità assicura che il controller BFC non gestisca in alcun caso un server che non è stato aggiunto esplicitamente ai fini dell'inclusione nella lista. Si tratta della modalità più sicura per eseguire il controller BFC ma implica che l'utente debba effettuare la maggior parte delle operazioni durante l'aggiunta di un nuovo server di gestione, poiché l'indirizzo MAC della NIC di avvio deve essere raccolto e inserito manualmente nell'elenco Configurazione manuale prima che il BFC possa continuare il processo di rilevamento/inventario. Al momento dell'installazione il BFC si trova in modalità Configurazione manuale (con un elenco vuoto).
D: Quando si utilizza la modalità Rilevamento automatico (lista nera) per il rilevamento?
R: In genere, la modalità Rilevamento automatico viene utilizzata negli ambienti in cui la rete backbone è dedicata all'insieme di server che deve essere gestito dall'installazione BFC. In questa modalità, il BFC risponde a tutte le richieste DHCP presenti sulla rete backbone, ad eccezione degli indirizzi MAC inseriti nell'elenco. Questa modalità consente di individuare e utilizzare ulteriore capacità del server senza dover raccogliere manualmente l'indirizzo MAC di ogni server, determinare quale NIC è presente sulla rete backbone e inserire manualmente tale indirizzo MAC nella lista bianca. Il fatto che non sia necessario raccogliere e inserire i dati, riduce notevolmente il sovraccarico associato all'aggiunta di ulteriore capacità in una rete backbone. In questa modalità, l'elenco Rilevamento automatico viene utilizzato per risolvere i problemi di configurazione in cui un server è stato aggiunto alla rete errata. Anziché dover attendere che il server venga configurato correttamente, l'amministratore BFC può semplicemente aggiungere l'indirizzo MAC del server nell'elenco fino al completamento della riconfigurazione.
D: Ho acceso un server ma non viene visualizzato nell'elenco di server
R: In questo caso, eseguire le verifiche seguenti prima di tentare di rilevare di nuovo il server.
Una volta verificati tutti questi elementi, avviare il server e controllare contemporaneamente la console del server e il risultato del server DHCP sul server di controllo BFC (uno o l'altro indirizza nella direzione corretta se il server non viene ancora rilevato). Per l'accesso alla console del server, in genere è possibile visualizzare la console tramite un KVM esterno collegato al server o diversi controller IPMI forniscono l'accesso KVM attraverso l'interfaccia Web IPMI. Selezionare il meccanismo di accesso appropriato per visualizzare la console del server in questione. Per accedere al risultato del server DHCP, accedere al nodo di controllo BFC come root e digitare "tail –100f /var/log/messages" in una sessione terminale. Vengono visualizzate le richieste dhcp provenienti dai server della griglia al momento del loro avvio.
Ora che tutto è pronto per procedere, riaccendere il server (fisicamente premendo il pulsante di alimentazione o da una postazione remota tramite l'interfaccia IPMI)
Osservare la console del server e verificare che, una volta completate le operazioni POST, la NIC corretta venga visualizzata per inviare una richiesta PXE.
Se si ottiene un errore prima dell'avvio del nodo PXE con testo simile a
Errore di collegamento, controllare il cavo?
è possibile che sia presente un errore nel cablaggio o nell'interruttore poiché la NIC non riceve lo stato del collegamento tramite l'interruttore. Contattare il provider hosting o i tecnici IT locali affinché verifichino la connettività di rete dei server.
Se la NIC corretta viene avviata con PXE ma la richiesta scade, vanno controllati un paio di elementi. Innanzitutto, mentre il server tenta di eseguire l'avvio con PXE, controllare il risultato di /var/log/messages e verificare se una voce simile a
Apr 30 19:52:40 bfc dhcpd: DHCPREQUEST for 192.168.0.26 (192.168.0.11) from b8:ac:6f:8f:2d:a3 via eth0
Apr 30 19:52:40 bfc dhcpd: DHCPACK on 192.168.0.26 to b8:ac:6f:8f:2d:a3 via eth0
Apr 30 19:52:40 bfc xinetd[942]: START: tftp pid=1367 from=192.168.0.26
Apr 30 19:52:40 bfc in.tftpd[1368]: tftp: client does not accept options
viene visualizzata nel log con l'indirizzo MAC del server in questione.
Se la voce non è presente nel risultato di DHCP, è stata configurata la NIC errata per l'avvio con PXE oppure la NIC corretta è stata configurata ma il cablaggio o l'interruttore presenta un errore. Contattare il provider hosting o i tecnici IT locali affinché verifichino la configurazione della rete dei server.
Se il log contiene la richiesta DHCP ma si visualizza
Apr 30 12:23:53 bfc dhcpd: DHCPDISCOVER from f2:32:1d:00:22:00 via eth0: network 192.168.0/24: no free leases
è possibile che si sia dimenticato di eseguire la configurazione o che il pool di indirizzi IP disponibili nella rete backbone sia esaurito. Fare riferimento al passaggio 3 precedente.
Se gli indirizzi IP sono disponibili, verificare di nuovo passaggio 2 per accertarsi che il sistema sia pronto a rispondere all'indirizzo MAC del proprio server.
Se il log DHCP contiene un testo simile a
Apr 30 00:40:15 bfc dhcpd: Abandoning IP address 192.168.0.20: pinged before offer
l'intervallo di indirizzi IP configurato nel BFC per l'assegnazione viene utilizzato attualmente dai server sulla rete backbone. Fare riferimento al passaggio 4 precedente.
A questo punto nel log DHCP si dovrebbe visualizzare un testo simile a
Apr 30 19:52:40 bfc dhcpd: DHCPREQUEST for 192.168.0.26 (192.168.0.11) from b8:ac:6f:8f:2d:a3 via eth0
Apr 30 19:52:40 bfc dhcpd: DHCPACK on 192.168.0.26 to b8:ac:6f:8f:2d:a3 via eth0
Apr 30 19:52:40 bfc xinetd[942]: START: tftp pid=1367 from=192.168.0.26
Apr 30 19:52:40 bfc in.tftpd[1368]: tftp: client does not accept options
Se si visualizza un errore nella console del server, è probabile che il problema sia dovuto all'immagine di inventario di Linux che non riconosce alcuni aspetti del proprio server. Acquisire un'immagine dell'errore e contattare il supporto tecnico di CA per ottenere informazioni sulle ulteriori operazioni di diagnostica.
Se nella console del server viene visualizzata una richiesta simile a
Premere Invio per attivare la console.
il server ha avviato correttamente l'immagine di rilevamento/inventario con PXE. Se il server non viene ancora visualizzato nell'interfaccia utente BFC, contattare il supporto tecnico di CA per ottenere informazioni sulle ulteriori operazioni di diagnostica.
D: Il server è visibile nell'interfaccia utente, ma il tipo di alimentazione è manuale nonostante la presenza di un controller IPMI
R: In genere questo errore è causato da uno dei problemi seguenti.
D: Il mio server è stato rilevato correttamente e il controller di alimentazione è stato riconosciuto correttamente come IPMI ma viene visualizzato un errore del controller di alimentazione.
R: Questo significa che il server è stato inventariato correttamente e che il controller IPMI è stato configurato correttamente (in modalità Utente o Sistema). Purtroppo, il controller BFC non è riuscito a contattare il controller di alimentazione IPMI nell'indirizzo IP configurato quando ha eseguito il controllo di routine dello stato e dell'integrità. Verificare che l'intervallo corretto degli indirizzi IP sia stato inserito per la rete di alimentazione (Amministrazione -> Rete-> Alimentazione) e che la rete sia instradabile dal nodo di controllo BFC. È possibile eseguire questa verifica eseguendo l'accesso al nodo di controllo BFC e tentando di eseguire il ping dell'indirizzo IP di uno dei controller di amministrazione IPMI. Se il problema persiste, contattare la società di hosting o i tecnici IT locali affinché verifichino la connettività della rete.
D: Quando si reinstalla Fabric Controller si riceve un messaggio di errore che informa che è impossibile eseguire la reinstallazione perché le griglie non siano state eliminate, ma non esiste alcuna griglia in esecuzione
R: Si tratta di un problema noto, la soluzione alternativa consiste nell'eseguire il programma di installazione con un flag "-f". In questo modo si forza il programma di installazione ad ignorare questo controllo.
D: Quando si installa o si reinstalla il BFC, si riceve un messaggio di errore che informa che lo spazio sul disco nel file system "/" è insufficiente.
R: L'installazione di BFC e CA AppLogic richiedono almeno 25 GB di spazio libero sul file system "/". Verificare di disporre dello spazio richiesto, quindi riavviare l'installazione.
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