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Risorse virtuali

CA AppLogic effettua un'astrazione del sistema hardware di base virtualizzando le risorse hardware. È il primo sistema a rendere le applicazioni Web distribuite portatili e indipendenti dall'hardware. CA AppLogic ottiene ciò effettuando un'astrazione dell'hardware in tre diversi tipi di risorse virtuali: computer virtuali, volumi virtuali e interfacce di rete virtuale.

CA AppLogic vede il sistema hardware come una griglia di nodi di elaborazione dati e archiviazione connessi a una rete Gigabit o superiore, in cui almeno un nodo funge da controller della griglia. Ogni nodo fornisce fino a tre pool di risorse virtuali, uno per ogni tipo di risorsa. Il controller aggrega i pool di risorse discrete in un unico pool di risorse distribuite scalabili. Come risultato, per ogni tipo di risorsa virtuale è presente un pool di risorse scalabili, a livello del sistema.

CA AppLogic alloca e crea risorse virtuali dai rispettivi pool di sistema. Ogni risorsa esegue un'identificazione a livello del sistema. Ciò consente a CA AppLogic di accedere alle risorse in modo uniforme, a prescindere dalla loro posizione corrente sulla griglia, e consente di migrare le risorse in maniera trasparente da un nodo all'altro senza creare disturbo alle applicazioni in esecuzione.

Computer virtuali

CA AppLogic implementa i computer virtuali attraverso l'integrazione del gestore di computer virtuali Xen. Xen divide un server fisico in più computer virtuali (VM). Ogni VM avvia un sistema operativo diverso (ad esempio, Linux) ed esegue altri software con cui potrebbe essere configurato.

CA AppLogic virtualizza l'accesso a due tipi di periferiche: le schede di interfaccia di rete (NIC) e i dispositivi di archiviazione in blocco. Offre inoltre la possibilità di eseguire la migrazione dal vivo dei computer virtuali da un server all'altro, in maniera trasparente rispetto al software eseguito all'interno di ogni computer virtuale.

Volumi virtuali

In CA AppLogic, un volume di archiviazione virtuale (anche noto come "volume virtuale") è un disco logico esposto da uno dei server nella griglia ed è accessibile da computer virtuali in esecuzione su qualsiasi server.

I volumi virtuali di CA AppLogic sono oggetti denominati permanenti. Le loro dimensioni sono definite al momento della loro creazione. Risiedono nel sistema fino a quando non vengono esplicitamente distrutti. Un volume virtuale definito in uno dei server è accessibile da qualsiasi altro server all'interno della stessa griglia di CA AppLogic. Ciò consente a un computer virtuale che utilizza il volume di essere migrato liberamente a un qualsiasi server. Nella versione corrente di CA AppLogic, ogni singolo volume virtuale viene memorizzato come file in uno dei server, condiviso sulla rete come volume logico ed è accessibile agli altri server.

A un volume virtuale tipico accede un solo computer virtuale. Ogniqualvolta un volume è condiviso da più computer virtuali, l'accesso al volume è in sola lettura. Ciò consente a CA AppLogic di memorizzare la maggior parte dei volumi in maniera aggressiva utilizzando i dischi locali del server in cui è in esecuzione il computer virtuale che accede al volume.
CA AppLogic inoltre semplifica la creazione di più istanze dello stesso volume virtuale. Queste sono utili soprattutto quando è necessario condividere un grande insieme di dati tra più computer virtuali in modo da consentire a ogni computer virtuale di effettuare solo modifiche relativamente piccole all'insieme di dati comune, ad esempio impostazioni di configurazione, associazioni, ecc.

Interfacce di rete virtuali

CA AppLogic utilizza interfacce di rete virtuali per effettuare un'astrazione della struttura astrarre la struttura di interconnessione nell'applicazione.

Un'interfaccia di rete virtuale è un punto di connessione univoco all'interno del sistema CA AppLogic. Un'istanza dell'interfaccia di rete virtuale può essere collegato a una scheda di interfaccia di rete virtuale (vNIC) sul limite di un computer virtuale, interrompendo di fatto tutto il traffico attraverso la vNIC.

Un paio di interfacce di rete virtuali possono essere connesse tra loro in modo da un filo virtuale: ovvero, una connessione point-to-point che trasporta il traffico IP tra gli endpoint, a prescindere dalla tecnologia di rete di base. Il filo virtuale diventa quindi un equivalente logico di un cavo di giunzione che connette direttamente tra loro due schede di interfaccia di rete: ovvero, trasferisce i pacchetti di dati tra le due vNIC.

A seconda della rete fisica utilizzata, CA AppLogic implementa fili virtuali incanalando il traffico attraverso connessioni IP, connessioni affidabili di tipo InfiniBand o come trasferimento diretto da una memoria all'altra ogniqualvolta che entrambe le interfacce di rete si trovano sullo stesso server. L'operazione è completamente trasparente per i computer virtuali in comunicazione.

Nota: i fili virtuali consentono di effettuare la migrazione delle connessioni di rete dal vivo da un supporto all'altro. Ad esempio, CA AppLogic può eseguire la migrazione di una connessione al server di database da un'Ethernet Gigabit a una connessione InfiniBand da 10 Gigabit senza creare disturbo al flusso di transazioni.